Parliamo di diritti: i diritti dell’infanzia a scuola.

Alla scoperta dei diritti dell'infanzia in un micro percorso didattico.

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In occasione della giornata dei diritti dell’infanzia raccontiamo ai nostri bimbi dell’importanza della convenzione dei diritti dei bambini,attraverso un breve ma intenso percorso didattico.

Parlare di diritti alla scuola dell’infanzia è certamente un argomento complesso da affrontare in considerazione del fatto che le nostre stelle hanno un’età compresa tra i 3 e i 6 anni e sono completamente immersi nel mondo tangibile. È estremamente difficile che i bambini riescano a comprendere cosa sia un diritto poiché non si tratta di una cosa reale e visibile bensì astratta. Possiamo però iniziare con loro un percorso che li porti a comprendere che, purtroppo, ci sono bambini che vivono delle quotidianità diverse dalle nostre e la loro vita è ostacolata da eventi che non gli permettono di crescere serenamente.

Quest’anno ho deciso di partire dall’esperienza diretta dei bambini e ho chiesto a loro “Che cos’è un bambino?”. La mia idea, come qualcuno avrà ben compreso, è nata dalla lettura personale del testo di Beatrice Alemagna, un libro che a mio parere è un capolavoro e ogni adulto che si interfaccia con un bambino dovrebbe leggerlo per immergersi nella realtà dei bambini. Ho provato perciò a chiedere loro qual è la loro idea di bambino. Come sempre ho messo in pratica il circle time per dare ad ogni mia stella la possibilità di esprimere la sua idea sull’argomento ed è così che pian pianino le idee son uscite e, con immenso stupore, ho ritrovato nelle loro parole quello che l’autrice ci racconta. Ecco che un bambino è una persona piccola, un piccolo uomo con tutte le parti del corpo piccole, che poi cresce, diventa medio e poi grande, quando è piccolo ha il ciuccio e il pannolino, quando è grande va alla primaria e fa i compiti, ha una mamma e un papà. E voi vi chiederete: come siamo arrivati a parlare di diritti? Già dalle loro parole si riesce ad intravvedere che ci sono le fondamenta per lavorare sulla scoperta dei diritti dell’infanzia. Nella loro inconsapevolezza hanno fatto riferimento, secondo me, ai diritti cardine della convenzione, hanno riconosciuto l’importanza di vivere in famiglia (art.9), di crescere serenamente (art. 18), di ricevere un’istruzione (artt. 28-29).

Per arrivare a definire con i bambini quanto descritto dalla convenzione però il processo è lungo e per questo vi consiglio di prendervi tutto il tempo necessario. È importante che i bambini metabolizzino bene l’argomento. Parlare di diritti dell’infanzia significa in primis conoscere se stessi e confrontarsi con gli altri. Scoperto quindi cos’è un bambino ho chiesto loro di disegnare se stessi. Sembra banale come proposta ma il compito è arduo in quanto i bambini devono mettere in campo la loro idea di sé stessi e devono poi saperla trasporre attraverso la rappresentazione grafica. In questo modo hanno quindi potuto esercitarsi sullo schema corporeo e focalizzare la loro attenzione ognuno sulla propria immagine di sé. Per facilitare a loro il compito e permettergli di rappresentare più fedelmente possibile la propria immagine di sé si è lavorato prima sull’osservazione allo specchio dell’immagine riflessa e successivamente sulla trasposizione su disegno di quanto osservato. I bambini hanno avuto comunque la possibilità in qualsivoglia momento di andare a verificare la correttezza della propria idea rispetto allo schema corporeo e all’uso dei colori dei vari elementi del corpo ed in particolare di occhi e capelli.

Come noi adulti abbiamo bisogno di scrivere le cose per assimilarle meglio prendendo appunti, i bambini, con lo stesso meccanismo, rappresentando il proprio sé in un disegno riescono a rendere più tangibile e coerente con la realtà il loro reale sé corporeo. Conoscere sé stessi permette di osservare l’altro con occhi consapevoli. Step successivo proposto è stato pertanto il confronto. Ogni bambino cosciente della propria immagine può riuscire ad osservare somiglianze o differenze tra lui e i propri compagni. Attenzione però nella proposta di tale attività perché è fondamentale che venga proposto un confronto positivo tra i bimbi per far loro osservare l’altro ed iniziare ad uscire dalla fase egocentrica che caratterizza i bambini in quest’età.

Consapevoli delle differenze che li caratterizzano possiamo successivamente proporre un lavoro un po’ più astratto. Eccoci di nuovo in circle time e questa volta a pensare e raccontarci quello che pensano rispetto a questa piccola riflessione: “se ognuno di noi è diverso, forse ci sono altri bambini ancor più diversi di noi che purtroppo non vivono una vita tranquilla e serena. Voi cosa ne pensate?” Il passaggio è arduo e i bambini vanno sicuramente aiutati a riflettere con piccole domande guida. Generalmente il gruppo dei piccoli non riesce a darvi una risposta concreta ma i più grandi potrebbero far affiorare qualcosa. Ricordate che i bambini hanno modo nella loro quotidianità di osservare alla tv o di ascoltare qualche discorso tra adulti ed è per questo che avranno fatto esperienza di situazioni di povertà nel mondo o di guerra che nel corso di un circle time così impostato potrebbe emergere. L’insegnante deve quindi raccogliere queste idee e rielaborarle nel corso della chiacchierata.

I DIRITTI DEI BAMBINI IN PAROLE SEMPLICI Lorenzo Terranera Comitato Italiano per l’UNICEF

Siamo giunti al momento topico del nostro percorso. I bambini hanno compreso l’idea di bambino, hanno fatto esperienza del proprio sé nei confronti dell’altro e si sono interrogati sulle problematiche che l’altro può vivere ed è ora giunto il momento di dare lettura analitica della convenzione dei diritti dell’infanzia. Per rendere piacevole la lettura in sezione abbiamo adottato il testo “I diritti dei bambini in parole semplici”, redatto dal Comitato Italiano per l’UNICEF del 2001, scaricabile online, dove un testo con parole semplici ed immagini piacevoli riescono a far riflettere i bambini della scuola dell’infanzia rispetto ad un argomento così complesso e “adulto”.

Questo è stato il percorso proposto nel corso di quest’anno, fino a oggi, giornata dedicata ai diritti dell’infanzia ma è un percorso che può essere ulteriormente ampliato così da lavorare sull’accoglienza e l’inclusione, principi cardine della scuola italiana, in considerazione, inoltre, che quest’anno si festeggiano i 70 anni dalla pubblicazione della convenzione dei diritti dell’uomo a cui la convenzione dei diritti dell’infanzia è strettamente legata.

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